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venerdì 23 ottobre 2009

Marocco. Tempi duri per la stampa indipendente

CASABLANCA – Lunedì 28 settembre, nel tardo pomeriggio, una ventina di poliziotti hanno occupato i locali del quotidiano indipendente Akhbar Al Youm. Dopo aver costretto il personale rimasto ad abbandonare il proprio posto di lavoro, la Securité Nationale ha sequestrato gli archivi, messo i sigilli alle porte di ingresso e congelato il conto bancario del giornale. Sotto accusa la pubblicazione di una caricatura del Principe Moulay Ismail nel numero di domenica 27 settembre.


lunedì 19 ottobre 2009

Se non avete paura del mare...

Dal libro Clandestin en Méditerranée, ecco la traduzione del secondo capitolo. (Vai al primo capitolo)

Dormire? Lì, in quella specie di zattera! Nessuno ci pensa. Anzi, capiamo subito che è necessario lottare contro il sonno per stare ben all’erta. Non possiamo fare gran ché in caso di pericolo, ma è meglio comunque restare svegli, in guardia, essere pronti nel caso in cui…


martedì 13 ottobre 2009

La folle pazienza dei cercatori d'oro

Vi propongo la traduzione del primo capitolo di Clandestin en Mediterranée, scritto dal giornalista tunisino Fawzi Mellah e pubblicato dalla casa editrice Le Cherche Midi nel 2000. L'autore ha deciso di sperimentare in prima persona il passaggio clandestino dalle sponde tunisine alle coste europee, riportando sotto la forma di un libro-reportage la sua esperienza diretta.

sabato 10 ottobre 2009

TUNISIA. Se in vacanza ci va la democrazia

TUNISI – Allontanandosi di qualche passo da place Pasteur in direzione nord si nota subito una strana struttura. Bassa e compatta. All’apparenza si direbbe un garage, ma sul tetto troneggia una antenna minacciosa. E’ la base operativa dell’Agence Tunisienne d’Internet. Un bunker impenetrabile. Da questo centro, a pochi passi dalla residenza dell’Ambasciatore italiano, il regime di Ben Ali controlla e gestisce tutte le connessioni in rete effettuate nel Paese.


lunedì 5 ottobre 2009

Il Groupe MALI scuote il Marocco

Domenica 13 settembre, stazione di Mohammedia, qualche chilometro a nord di Casablanca. Ancora una settimana alla fine del Ramadan, ancora sette giorni prima dell’Aid Ftur, la festa della “rottura”, il primo pasto alla luce del sole dopo un mese di digiuno. Sulla banchina della gare, verso mezzogiorno, sei ragazzi si ritrovano circondati da un centinaio di poliziotti. In mezzo alla folla anche qualche giornalista. Dopo una discussione accesa, alcuni agenti costringono i sei a salire sul primo treno di passaggio, direzione Casa Port.


giovedì 1 ottobre 2009

Tra moschee e tappeti...

KAIROUAN - “Massalama” è il saluto che mi rivolge un tipo tenebroso, un po’ accigliato, seduto su una cassetta della frutta in place des martyrs. Incrocio il suo sguardo, annuisco e ricambio la formalità.