Il 20 febbraio 2011 migliaia di giovani attivisti marocchini scendevano in strada nelle principali città del regno per protestare contro l'assolutismo monarchico e la corruzione dilagante nelle sfere di potere. Ad un anno di distanza il movimento - denominato da allora "20 febbraio" - continua a manifestare per l'instaurazione di un sistema democratico e per denunciare la "riforma di facciata" orchestrata dal regime. Ma la "primavera marocchina" sembra aver perduto il suo slancio iniziale, a giudicare almeno dall'entusiasmo con cui la popolazione ha accolto le sue ultime iniziative. Ne parliamo con Omar Radi, giornalista al settimanale Tel Quel, tra i fondatori del movimento dissidente.
Che il Mediterraneo sia quella nave che va da sola tutta musica e tutta vela su quell'onda dove si vola tra la scienza e la leggenda del flamenco e della taranta e fra l'algebra e la magia nella scia di quei marinai e quell'onda che non smette mai che il Mediterraneo sia...
domenica 26 febbraio 2012
sabato 18 febbraio 2012
Marocco e sacralità monarchica
Mentre la "primavera araba" continua ad infiammare l'area mediorientale, dalla Siria al Bahrein passando per l'Egitto, nel regno alawita - ad un anno dall'inizio della contestazione - condividere su facebook una caricatura irriverente del sovrano Mohammed VI è ancora considerato un crimine di lesa maestà. E' quanto ci insegna la vicenda di Walid Bahomane, diciottenne originario della città di Salé, condannato ad un anno di carcere e mille euro di multa per "attacco ai valori sacri della nazione".
![]() |
La caricatura incriminata disegnata da Glez per Le monde |
venerdì 10 febbraio 2012
Taza: la rivolta che fa tremare il governo marocchino
Cresce la pressione sociale nel regno alawita. Dopo le immolazioni dei cinque laureati-disoccupati a Rabat e la rivolta degli abitanti di Taza ad inizio gennaio, è ancora la cittadina situata tra le pendici del Rif e del Medio Atlante, nel nord-est del paese, ad essere al centro degli eventi. Nuove manifestazioni popolari hanno innescato la repressione violenta delle forze dell'ordine il 1° febbraio scorso. Da allora la protesta va avanti, nonostante la città sia militarizzata. Il governo invece assicura il ritorno alla calma e condanna i media on-line.
![]() |
(Foto Koucha Street) |
Etichette:
Articoli,
dal basso,
economia,
Marocco,
repressione
Iscriviti a:
Post (Atom)