Lontano
dalla retorica e dalle dissertazioni teoriche "Siège entre sel et sable"
dà la parola alle comunità locali colpite nel loro quotidiano dagli effetti del
cambiamento climatico. Attualmente in fase di montaggio, il film rischia però di
non vedere la luce per la mancanza di finanziamenti.
Che il Mediterraneo sia quella nave che va da sola tutta musica e tutta vela su quell'onda dove si vola tra la scienza e la leggenda del flamenco e della taranta e fra l'algebra e la magia nella scia di quei marinai e quell'onda che non smette mai che il Mediterraneo sia...
mercoledì 30 aprile 2014
Il sistema mediatico algerino malato di propaganda e populismo
Ad
una settimana dallo scrutinio presidenziale la campagna elettorale tocca il suo
apice e tutti i mezzi sembrano buoni per raccogliere voti. Come il video musicale pro-Bouteflika che ha suscitato reazioni indignate nel paese.
L'Algeria al voto tra proteste, scetticismo e violazioni
Oggi
(17 aprile, ndr) gli algerini sono chiamati alle urne per eleggere il nuovo Presidente della
Repubblica. Il risultato appare scontato, con Abdelaziz Bouteflika che
succederà a se stesso. Intanto si è chiusa una campagna sterile, segnata dallo
strapotere dello staff presidenziale, dalla retorica populista dei candidati e
dall'indifferenza di un elettorato che ha espresso ripetutamente il suo
dissenso nei confronti di quello che considera 'un gioco delle parti'. Sul
paese restano le ombre pesanti di un sistema politico chiuso e di un futuro
economico ancora interamente legato alla rendita petrolifera, destinata ad
estinguersi.
Algeri, "una strana mistura di anarchia, follia e fascino"
Le
parole del romanziere Waciny Larej e del suo "Don Chisciotte ad
Algeri" ci guidano alla scoperta di una città imbevuta di storia, cultura
e incroci mediterranei. Una città, tuttavia, che sembra aver smarrito memoria e
amor proprio sotto i colpi di una classe politica corrotta e golosa, di una
modernizzazione miope e dell'inurbamento selvaggio.
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(Foto Jacopo Granci) |
giovedì 3 aprile 2014
Marocco. L'oro rosso non fa la felicità
Nel
sud del paese, incastonati sui fianchi del monte Sirwa, i contadini si dedicano
da tempo immemore alla coltivazione dello zafferano. Spezia pregiata, oggi ambita
sui mercati europei, difficilmente assicura - però - una vita decorosa a chi
continua a tramandare una tradizione ancestrale.
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(Foto Jacopo Granci) |
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Tamazgha! Se la "primavera" è berbera...
Il
2011 passerà alla storia come l'anno delle "rivoluzioni arabe". Ma,
nel caso dei paesi del Nord Africa, l'espressione appare incompleta (oltre che
discutibile sul piano dei risultati ottenuti), poiché disconosce l'apporto della
componente berbera, negata e repressa nel processo di edificazione degli Stati maghrebini
post-coloniali.
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(Marocco, Ait Benhaddou. Foto Jacopo Granci) |
Algeria: Bouteflika Barakat!
Centinaia
di persone si sono unite nel movimento Barakat ("basta") per dire no
al quarto mandato consecutivo del presidente in carica. Il punto con Mehdi
Bsikri, giornalista a El Watan e
membro del collettivo di protesta.
L'Algeria verso il quarto mandato Bouteflika
Perché
tutto rimanga com'è bisogna che "niente" cambi. Non è una svista, ma
la riedizione dell'adagio gattopardesco in salsa algerina. Mentre il Presidente
in carica si avvia al trionfo elettorale, per le strade cresce il dissenso.
Mahragan! L'Egitto dell'electro chaabi
Nelle
caotiche periferie del Cairo i ragazzi ballano al ritmo di una nuova musica che
mescola sonorità popolari, beat elettronici e performance hip hop.
Migranti. Nuove violazioni alla frontiera tra Spagna e Marocco
Le
fotografie di Mikel Oibar e un video dell'ong Prodein documentano l'intervento
della polizia marocchina in territorio spagnolo, venerdì scorso a Melilla, per "recuperare"
i sub-sahariani rimasti intrappolati nel doppio reticolato che segna il confine
tra il continente africano e la Fortezza Europa.
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(Melilla, frontiera. Foto Mikel Oibar) |
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