"Provo
a trovare un senso, ma non c'è. Un ragazzo paga ancora le conseguenze di una
polizia ancièn regime e di una giustizia incancrenita da personaggi mediocri,
che serpeggiano verso l'esecutivo in cerca di un'assoluzione per il loro
passato corrotto".
Che il Mediterraneo sia quella nave che va da sola tutta musica e tutta vela su quell'onda dove si vola tra la scienza e la leggenda del flamenco e della taranta e fra l'algebra e la magia nella scia di quei marinai e quell'onda che non smette mai che il Mediterraneo sia...
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giovedì 12 dicembre 2013
venerdì 15 novembre 2013
Algeria. Stretta su internet e stampa, aspettando le urne
Le
elezioni presidenziali si avvicinano e la temperatura politica sale. Cresce
anche il controllo e la (re)pressione sui media, come testimoniano gli ultimi
processi avviati contro giornalisti, caricaturisti e semplici internauti.
martedì 12 novembre 2013
Turchia-UE: riparte il negoziato, tra violazioni e scarso interesse
Riaperto
pochi giorni fa il processo di adesione di Ankara all'Europa, sebbene "i
turchi non sembrano più così entusiasti come dieci anni fa". Il punto con
il professor Etienne Copeaux del CNRS di Lione.
mercoledì 30 ottobre 2013
Marocco: "Altro che cambiamento, stiamo vivendo un brusco ritorno al passato"
Intervista
al giornalista e attivista Omar Radi, ospite ad inizio ottobre del
Festival di Internazionale tenuto a Ferrara. Un'occasione per parlare delle
gravi minacce alla libertà di espressione nel regno e per fare il punto sulla
situazione politica ed economica di un paese "in eterna transizione".
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Omar Radi durante un sit-in di solidarietà con Ali Anouzla a Rabat |
mercoledì 25 settembre 2013
Marocco, dove la stampa diventa "terrorista"
sabato 29 giugno 2013
martedì 25 giugno 2013
Marocco. "Confessioni dubbie, processi ingiusti": la denuncia di HRW
Nei
dossier politicamente sensibili, il ricorso alla tortura per ottenere
dichiarazioni a carico dell'imputato resta una pratica diffusa nei
commissariati del regno alawita. "Una corsia preferenziale verso il
verdetto di colpevolezza", secondo l'ong Human Rights Watch, che ha
pubblicato nei giorni scorsi un'inchiesta dettagliata sull'argomento intitolata
Just Sign Here.
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Khalid Gueddar. "La tortura continua" |
sabato 1 giugno 2013
Marocco. Cronache di ordinaria repressione
La
monarchia e il suo sistema di governo sembrano aver superato indenni le
turbolenze delle 'primavere'. Almeno fino ad ora. Ma la contestazione politica e
(soprattutto) il malcontento sociale non sono estinti e la ricetta delle
autorità non cambia: intervento della polizia e condanne. Con qualche
variazione sul tema.
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(Foto by Jacopo Granci) |
sabato 27 aprile 2013
Marocco. Le minacce del regime mettono a tacere una voce libera
"Poiché mi hanno costretto
a scegliere tra la parola e il sorriso dei miei figli, diventerò muta. Smetterò
di scrivere, impiccandomi al mio stesso silenzio. Brucerò le mie dita, perché
non si lancino più verso la tastiera del computer. Vaccinerò il mio sangue con
un'overdose di indifferenza". Inizia così l'ultima corrispondenza della
giornalista Fatima Ifriqui, l'ennesima vittima della censura marocchina.
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(by Khalid Gueddar) |
venerdì 8 febbraio 2013
Tunisia. Omicidio Belaid, una rivoluzione al bivio
Rabbia
e dolore. L'uccisione di una figura di spicco dell'opposizione rischia di far
precipitare il paese nel caos e nel vuoto istituzionale. Oggi, in concomitanza
con i funerali, è stato indetto lo sciopero generale. Ritorno alla piazza:
nuovo inizio o tramonto della rivoluzione tunisina?
giovedì 17 gennaio 2013
Tortura/Marocco: nuove rivelazioni sull'oscuro centro di Temara
La
lettera aperta di un ex commissario della DGST (polizia politica) marocchina -
indirizzata al Primo ministro Benkirane - riaccende l'attenzione sul centro di
detenzione di Temara, un "luogo di sevizie" di cui la classe politica
ha sempre negato l'esistenza nonostante le denunce delle ong nazionali e
internazionali.
martedì 20 novembre 2012
Gaza: di omicidi e disinformazione
Alain
Gresh fa il punto sulla situazione a Gaza prima dell'escalation militare
cominciata nell'ottobre scorso e intensificatasi negli ultimi giorni. Il
direttore aggiunto di Le Monde
Diplomatique denuncia la politica degli omicidi mirati (ultimo quello di
Ahmed Jabari) e condanna la complicità dei media nei confronti della propaganda
israeliana.
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domenica 4 novembre 2012
Sahara Occidentale: niente processo per i detenuti di Gdeim Izik. Intanto il Marocco apre all'inviato ONU
Dopo
aver ritirato in primavera la propria fiducia sul mediatore delle Nazioni
unite, Rabat fa un passo indietro e acconsente alla visita di Christopher Ross a
Laayoune, dove le manifestazioni indipendentiste continuano ad essere represse.
Per i ventiquattro attivisti da due anni in stato di "custodia
cautelare", invece, il processo di fronte al tribunale militare non si
farà. Almeno per il momento.
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Il "campo della dignità" di Gdeim Izik nei dintorni di Laayoune. La foto è di Gilberto Mastromatteo. |
giovedì 13 settembre 2012
Nuove condanne per gli attivisti marocchini
Il
tribunale di Casablanca ha condannato sei militanti del "20 febbraio"
per aver preso parte ad una manifestazione non autorizzata. Secondo
l'Associazione marocchina dei diritti umani sarebbero oltre settanta i membri
del movimento attualmente detenuti nelle prigioni del regno.
giovedì 14 giugno 2012
Khalid, caricaturista marocchino in libertà provvisoria
Il
processo contro Khalid Gueddar per "pubblica ebbrezza", cominciato ieri,
è stato rinviato a settembre. Noto per aver più volte disegnato i membri della
famiglia reale e lo stesso Mohammed VI - suscitando il duro risentimento del
Palazzo, Khalid è da tempo oggetto di particolari attenzioni da parte delle
autorità. Già condannato a tre anni di carcere per le sue vignette nel 2010,
rischia di veder revocata la libertà condizionale allora concessagli. Ripercorriamo
la storia della matita ribelle che non piace al regime alawita.
Khalid Gueddar |
martedì 15 maggio 2012
Marocco: nuova condanna per il rapper L'haqed
Mouad
Belghouat, alias L'haqed
("l'arrabbiato"), è di nuovo in carcere. La condanna ad un anno di
prigione per "oltraggio a pubblico ufficiale" e "offesa ad un
corpo costituito dello Stato" (la polizia) è stata emessa venerdì scorso
dal tribunale di Casablanca. Mouad subisce l'accanimento del regime per i suoi
testi militanti e irriverenti e per il suo sostegno al Movimento 20 febbraio.
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domenica 1 aprile 2012
Marocco: Khalid sostiene il rapper dissidente L'haqed
Si riapre il "caso L'haqed". A due mesi dalla "liberazione", il rapper dissidente Mouad Belghouat (alias L'haqed, l'"arrabbiato"), voce e simbolo del Movimento 20 febbraio e della protesta marocchina contro il regime di Rabat, è di nuovo in carcere. "Continuerò a denunciare le inguistizie, non è questo il momento di tacere", aveva dichiarato lo scorso 12 gennaio, uscendo dalla prigione di Oukacha, di fronte a migliaia di sostenitori accorsi per celebrare l'evento.
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I poliziotti tra i fans più "accaniti" di L'haqed, secondo Khalid Gueddar |
martedì 13 marzo 2012
Marocco, il Rif s'infiamma
La cittadina di Beni Bouayach e i villaggi circostanti vivono momenti di stato d'assedio. Le strade sembrano trasformate in campo di battaglia dopo che alcune manifestazioni sono degenerate, la scorsa settimana, in scontri aperti con la polizia. Ad un mese dalla rivolta di Taza, un nuovo sollevamento scuote il regno maghrebino, questa volta nella regione berbera del Rif (nord) dove marginalità sociale e risveglio identitario formano una miscela potenzialmente esplosiva.
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Imzouren, sabato 10 marzo |
domenica 26 febbraio 2012
Marocco: "il cammino verso la democrazia è ancora lungo"
Il 20 febbraio 2011 migliaia di giovani attivisti marocchini scendevano in strada nelle principali città del regno per protestare contro l'assolutismo monarchico e la corruzione dilagante nelle sfere di potere. Ad un anno di distanza il movimento - denominato da allora "20 febbraio" - continua a manifestare per l'instaurazione di un sistema democratico e per denunciare la "riforma di facciata" orchestrata dal regime. Ma la "primavera marocchina" sembra aver perduto il suo slancio iniziale, a giudicare almeno dall'entusiasmo con cui la popolazione ha accolto le sue ultime iniziative. Ne parliamo con Omar Radi, giornalista al settimanale Tel Quel, tra i fondatori del movimento dissidente.
sabato 18 febbraio 2012
Marocco e sacralità monarchica
Mentre la "primavera araba" continua ad infiammare l'area mediorientale, dalla Siria al Bahrein passando per l'Egitto, nel regno alawita - ad un anno dall'inizio della contestazione - condividere su facebook una caricatura irriverente del sovrano Mohammed VI è ancora considerato un crimine di lesa maestà. E' quanto ci insegna la vicenda di Walid Bahomane, diciottenne originario della città di Salé, condannato ad un anno di carcere e mille euro di multa per "attacco ai valori sacri della nazione".
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La caricatura incriminata disegnata da Glez per Le monde |
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