E'
passato un anno da quando le strade del regno alawita, sulla scia del
sollevamento tunisino ed egiziano, si sono riempite per la prima volta al grido
"dignità, libertà e giustizia sociale". Era il 20 febbraio 2011, una
data ormai simbolo per i democratici marocchini, nonostante il magro bottino
ottenuto dalle iniziative del movimento omonimo. La monarchia è riuscita ad
assorbire l'impatto della protesta senza rinunciare alle sue prerogative, anche
se una nuova ondata di contestazioni - a carattere sociale - sembra minacciarne
la stabilità.
Che il Mediterraneo sia quella nave che va da sola tutta musica e tutta vela su quell'onda dove si vola tra la scienza e la leggenda del flamenco e della taranta e fra l'algebra e la magia nella scia di quei marinai e quell'onda che non smette mai che il Mediterraneo sia...
domenica 29 luglio 2012
Marocco, quando le promesse non bastano più
martedì 3 luglio 2012
La rivolta contadina di Douar Chlihat e il Marocco “a due velocità”
Il
douar (villaggio rurale) di Chlihat, situato
tra Larache e Ksar Kebir, nella parte nord-occidentale del Marocco, raggruppa
circa trecento caseggiati costruiti con terra e legno per un totale di duemila
abitanti. La piana del Gharb, questo il nome con cui è conosciuta la regione, è
una delle zone di maggior produzione agricola del paese.
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